Una volta realizzato il vino non finisce tutto con l’imbottigliamento. Mentre si trova nelle nostre case, infatti, il vino cambia ancora: stiamo parlando dell’invecchiamento, un’ulteriore maturazione del vino che gli permette di raggiungere il massimo delle qualità organolettiche.
Se sei un amante del vino a cui piace avere sempre una bottiglia disponibile a casa e vuoi facilitare questo processo, senza alterarlo e rovinarlo, avrai bisogno di alcuni consigli per gustarlo al meglio!
Vediamo insieme come conservare il vino per farlo durare a lungo, perché anche noi dobbiamo fare la nostra parte per proteggerlo al meglio!
Conservazione del vino: ambiente
Il vino ha bisogno di luogo adatto per arrivare perfetto all’apertura. In linea generale è consigliato un ambiente umido, con una temperatura costante e al riparo dalla luce.
L’opzione migliore è una cantina o un vetrinetta costantemente mantenute alla temperatura perfetta.
Evita, invece, di riporre le bottiglie in mansarda o in cucina perché sono ambienti soggetti a variazioni di temperatura che possono incidere negativamente sulla conservazione del vino. Scopriamo di più!
Conservazione del vino: temperatura
La temperatura dell’ambiente in cui vengono conservate le bottiglie di vino deve essere costante perché gli sbalzi rischiano di alterare la qualità del vino mentre temperature troppo alte o troppo basse possono compromettere la maturazione.
La temperatura consigliata è di 10-12°C per i vini bianchi e 12-15°C per i rossi.
Ma, cosa succede al vino se sta al caldo? A temperature più elevate, il vino invecchia più rapidamente del solito. Non solo, con il calco può subire l’innesco di processi che possono andare ad alterare le sue proprietà.
Conservazione del vino: umidità
Anche la percentuale di umidità presente nell’ambiente può incidere sulla conservare del vino. Una cantina troppo secca può facilitare l’ossidazione del vino, mentre una cantina troppo umida rischia di far sviluppare muffe sui tappi.
L’ideale sarebbe mantenere un livello di umidità costante tra il 60% e l’80%.
Conservazione del vino: luminosità
Il vino ama il buio. La luce (anche quella artificiale!) può innescare processi ossidativi e causarne l’alterazione. Pertanto, la soluzione è un ambiente buio o con una luce soffusa.
Conservazione del vino: ventilazione e odori
Sebbene le bottiglie vadano conservate in un luogo buio, non tenerle chiuse in cartoni o altri contenitori ermetici in quanto una piccola ventilazione è sempre positiva: riduce la possibilità di muffe e riduce gli odori che potrebbero contaminare il vino. Il vino, infatti, assorbe gli odori rischiando di alterarne profumi e sapori.
Conservazione del vino: posizione orizzontale
Il vino deve essere a diretto contatto con il tappo, se questo è di sughero naturale, per evitare che si asciughi: il tappo asciutto, infatti, si restringe e fa entrare ossigeno causando l’ossidazione del vino. L’inclinazione perfetta è di 5°!
Conservazione del vino: movimento
Idealmente, una volta posizionate le bottiglie devono rimanere ferme, lontano da vibrazioni eccessive. Se hai poco spazio, tienile ben organizzate e catalogate, in modo da non doverle estrarre e rimetterle quando cerchi un vino in particolare.
Adesso c’è solo un modo per scoprire se i nostri consigli hanno funzionato: assaggia il tuo vino ben conservato!
I nostri vini, le nostre cantine
Cantina Bingiateris, Cantina sociale di Oliena, Cantina sociale di Dorgali e Cantina Piero Mancini: dall’unione di quattro Cantine sarde nasce Innovinando, il progetto che racconta al meglio la varietà e ricchezza della filiera vitivinicola isolana.
Il progetto punta alla valorizzazione dei vitigni tradizionali per la ricerca di prodotti di maggior qualità, ecocompatibili e salubri, partendo dal vigneto e proseguendo nelle tecniche di cantina e bottiglia.
Continua a seguire la nostra storia, scopri di più su Innovinando.