Per gli antichi greci e i filosofi e poeti romani come Orazio, Properzio e Seneca il vino al miele era un vero e proprio rimedio in grado di allontanare le preoccupazioni oltre che facilitare la guarigione della tristezza.
Chiamato ai tempi Mulsum, si tratta di un vino rosso arricchito da un composto di pepe, miele ed altre spezie. Il gusto è particolarmente dolce, ma allo stesso tempo leggermente piccante e saporito proprio grazie alla presenza del pepe, il retrogusto amaro del vino rimane comunque accentuato.
Ancora oggi è molto utilizzato non soltanto come bevanda, ma anche come vera e propria medicina in quanto crea una forte azione stomachica che favorisce la digestione e la comparsa dell’appetito.
Approfondiamo la storia del vino al miele e scopriamo insieme come realizzarlo.
Le origini del vino al miele
Il vino e il miele hanno una storia antichissima alle loro spalle. Già gli antichi romani, e i greci prima di loro, erano soliti utilizzarli durante i convivi e i simposi oppure li regalavano agli dei.
Venivano anche cucinati insieme per dare vita al Mulsum, una miscela in cui ogni cinque parti di vino ne veniva aggiunta una di miele.
Veniva utilizzata anche come bevanda dalle proprietà medicamentose per chi soffriva di dolori di stomaco, acidità gastrica e reflussi.
Come preparare il vino al miele
Adesso che conosciamo tutti gli abbinamenti tra miele e vino, non ci resta che provare la ricetta dei romani. Ti bastano tre ingredienti:
- un litro di vino rosso secco di una buona qualità come il Monica di Sardegna;
- 130 grammi di miele, il più consigliato è il timo;
- un cucchiaio di pepe macinato.
Occorre versare il vino, possibilmente a temperatura ambiente, in un recipiente abbastanza largo e capiente ed aggiungere poi il miele.
Mentre si mescola per far sciogliere il miele occorrerà aggiungere il pepe già macinato.
Una volta che la spezia si sarà amalgamata per bene al vino è necessario versarlo dentro delle bottiglie di vetro e lasciarle riposare in frigorifero per qualche ora. Per poter assaporare al meglio il Mulsum deve essere, infatti, servito fresco, mescolando accuratamente con un apposito cucchiaio di legno prima di versarlo nel bicchiere.
Arrivando a tempi più vicini ai nostri, scopriamo che il miele viene utilizzato anche in alcune ricette per preparare il Vin Brulè oppure che esiste un abbinamento perfetto tra il vino, i formaggi e il miele.
Innovinando: quattro storie di vino che camminano insieme
All’interno del progetto Innovinando c’è l’esperienza, la storia, la cultura imprenditoriale e i gusti di vini differenti di quattro Cantine sarde che hanno deciso di unire le loro energie e idee: Cantina Bingiateris, Cantina sociale di Oliena, Cantina sociale di Dorgali e Cantina Piero Mancini.
L’obiettivo di Innovinando? Creare prodotti di qualità e innovativi nel rispetto dell’ambiente nonché valorizzando i vitigni tradizionali della Sardegna, un patrimonio genetico autoctono vasto e conosciuto solo in minima parte.
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