Il germogliamento della vite è una fase cruciale del ciclo della realizzazione del vino perché determina l’equilibrio di crescita di un’intera annata. Sarà la qualità del germogliamento, infatti, a influenzare le caratteristiche organolettiche dell’uva e sulla produzione finale. Ciò è controllato da stimoli esterni ed interni, ma soprattutto dalla temperatura.
Questo processo ci regala la vista di un susseguirsi di gemme che si aprono e germogli che si allungano.
Pertanto, quando germoglia la vite e quali sono i fattori che incidono su questa fase importante?
Germogliamento della vite: quando avviene?
Innanzitutto, i tempi di germogliamento variano a seconda delle varietà e ulteriori fattori.
Generalmente, la vite germoglia tra la fine di marzo e metà aprile quando in primavera il terreno inizia a scaldarsi e la pianta si riprende dal riposo vegetativo.
In particolare, il germogliamento avviene quando la temperatura dell’aria raggiunge il cosiddetto zero vegetativo, un valore varia in base alla specie e al vitigno, ma che corrisponde a una temperatura media di circa 10 °C per 7-10 giorni consecutivi.
In questa fase le gemme si aprono, le brattee gemmarie si aprono e i germogli si allungano. Di solito, la prima gemma ad aprirsi è quella principale, nel giro di 10 giorni tutte le gemme del tralcio germogliano.
Tra fine maggio e inizio giugno la vite inizia a crescere molto velocemente, fino ad arrivare alla fioritura. Successivamente faranno la comparsa i primi grappoli d’uva ed è da questo momento in poi che inizierà la maturazione del grappolo.
Germogliamento della vite: quali fattori incidono
I fattori che incidono sul tempo e sul corretto germogliamento della vite sono diversi, sia interni sia esterni, come la varietà della vite, l’esposizione, la potatura e il vigore oppure fattori climatici, genetici e ambientali, ma anche dagli stimoli ormonali della pianta e da eventuali tecniche colturali.
Questi fattori potrebbero influire sull’attività metabolica, determinano un germogliamento scarso o irregolare.
Inoltre, la data della nascita dei nuovi germogli ritarda normalmente con l’elevarsi della latitudine e dell’altitudine e varia di anno in anno per uno stesso vitigno.
I nostri vini, le nostre cantine
Sei appassionato del vino e della sua realizzazione?
All’interno del progetto Innovinando c’è l’esperienza, la storia, la cultura imprenditoriale e i gusti di vini differenti di quattro Cantine sarde che hanno deciso di unire le loro energie e idee: Cantina Bingiateris, Cantina sociale di Oliena, Cantina sociale di Dorgali, Cantina Piero Mancini.
Il progetto punta alla valorizzazione dei vitigni tradizionali per la ricerca di prodotti di maggior qualità, ecocompatibili e salubri, partendo dal vigneto e proseguendo nelle tecniche di cantina e bottiglia.
La parte sperimentale integra così scelte tecniche e azioni sul vigneto, individuando aree meno soggette ad attacchi fungini e con ridotto tenore di solfiti nei terreni, monitorando maturazione e selezione delle uve.
Continua a seguire la nostra progettazione.