Una bevanda invernale molto apprezzata in tutta l’Europa, soprattutto nel nord Italia, presente nei mercatini natalizi e perfetta per riscaldarsi seduti di fianco al camino nelle giornate più fredde: stiamo parlando del vin brulé!
Viene preparato con vino, spezie ed erbe aromatiche seguendo prevalentemente le ricette tradizionali del luogo in cui ci si trova ad assaporarlo, tuttavia per realizzare un buon vin brulé è necessario avere gli ingredienti giusti.
In questo articolo ti sveleremo quale vino scegliere per il vin brulé e quale ricetta seguire per realizzarlo al meglio.
Che vino usare per il vin brulè: una regola importante
Il vin brulé deve profumare e sedurre con il suo sapore: per farlo, è necessario privilegiate vini rossi morbidi, ricchi di aromi e di struttura, possibilmente con un buon residuo zuccherino.
I nostri vini sardi
La terra sarda è ricca di vini rossi corposi di qualità e leggermente fruttati.
Un esempio è il Monica di Sardegna. In un vino rosso Mandrolisai ottenuto da uve Bovale, Cannonau, Monica e altre biodiversità autoctone troviamo tutto ciò che fa al caso nostro: un vino dal sapore intenso e persistente, morbido al palato e tannino non aggressivo, con un profumo delicato e con sentori di confettura di ciliegie.
Come fare il vin brulè
La ricetta del Vin Brûlé non è difficile e si può seguire facilmente a casa.
Basta scaldare del buon vino rosso corposo aggiungendo gli ingredienti tradizionali: zucchero o miele, spezie come cannella e chiodi di garofano o bacche di ginepro, e in alcuni casi anche scorze di limone o d’arancia, anice stellato, mela o mandarino. Naturalmente, più è pregiato e adatto il vino, meno sarà necessario usare lo zucchero.
In Italia gli ingredienti per la ricetta vin brulè sono questi:
- 1 litro di vino rosso
- 1 scorza di limone
- 2 stecche di cannella
- 5 bacche di ginepro
- qb noce moscata
- 100g di zucchero
- 1 scorza d’arancia
- 8 chiodi di garofano
- 1 anice stellato
Seguendo la stagionalità, lo si può gustare insieme alle caldarroste, ma anche con dolcetti natalizi a base di cioccolato oppure un buon strudel di mele.
I nostri vini, le nostre cantine
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Cantina Bingiateris, Cantina sociale di Oliena, Cantina sociale di Dorgali e Cantina Piero Mancini: dall’unione di quattro Cantine sarde nasce Innovinando, il progetto che racconta al meglio la varietà e ricchezza della filiera vitivinicola isolana.
Il progetto punta alla valorizzazione dei vitigni tradizionali per la ricerca di prodotti di maggior qualità, ecocompatibili e salubri, partendo dal vigneto e proseguendo nelle tecniche di cantina e bottiglia.
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