La realizzazione del vino è un processo importante, fatto di tante tappe e momenti salienti. Piantare la vite è il primo passo verso un prodotto conosciuto e consumato in tutto il mondo, per questo è necessario non sbagliare niente.

Ci sono diversi aspetti che devono essere valutati con attenzione per la messa a dimora di un vigneto come le condizioni climatiche, la tipologia di vite da piantare, la zona in cui avverrà l’impianto.

Tuttavia, la prima cosa da valutare quando si decide di piantare la vite è la tempistica: bisogna conoscere qual è il momento migliore per mettere a dimora le barbatelle e piantare una vite!

Qual è il momento migliore per piantare una vite?

Generalmente, bisogna trapiantare le barbatelle (talea, margotta o propaggine della vite che ha emesso le radici) durante il fermo vegetativo, cioè dal momento in cui cade la foglia.

In generale, il periodo migliore per piantare una vite è quello autunnale fino a maggio, durante il periodo di fermo vegetativo. Quando sarà tempo di germogliare, infatti, la pianta dovrà già essere stata messa a dimora da un po’.

In Italia le viti innestate vengono piantate nel periodo invernale, da dicembre fino a primavera inoltrata, tra i mesi di dicembre e maggio, affinché le piante ricevano la pioggia durante tutta la stagione. Oggi, grazie ai sistemi di irrigazione, è possibile realizzare messe a dimora più tardive fino alla primavera.

In Sardegna, ad esempio, il vigneto può essere impiantato nei mesi di dicembre e gennaio.

Se, invece, nella propria zona c’è da fare i conti con un clima molto freddo, è meglio valutare l’opportunità di prevedere e impiantare un vigneto durante altri periodi come la fine dell’inverno o il periodo primaverile.

Piantare una vite: altri aspetti da considerare

Una volta scelto il periodo giusto, occorre valutare altri aspetti fondamentali per la buona riuscita dell’impresa: per esempio, occorre sapere quale tipologia di vite si vorrà piantare, la densità delle viti o le tecniche di produzione da utilizzare.

Molte di queste scelte dipenderanno dal clima: per esempio, con un clima molto freddo si preferiscono dei sistemi di allevamento più bassi che permettono all’uva di arrivare a maturare nonostante le condizioni non siano ottimali.

Generalmente, le zone migliori per coltivare le viti vanno dal livello del mare fino agli 800 metri di altezza, per questo il periodo consigliato è tra l’autunno e l’inverno.

L’influenza lunare nella realizzazione del vino

Il ciclo lunare ha guidato per secoli la realizzazione del vino e la vita dei contadini. La tradizione contadina vuole, infatti, che ogni operazione colturale sia effettuata in una specifica fase lunare.

Secondo le regole i nuovi impianti andrebbero realizzati in luna crescente, così come gli innesti. Il vigneto, invece, andrebbe potato in inverno con luna calante, come la vendemmia e la potatura verde.

Tuttavia, oggi la maggior parte dei viticoltori professionali difficilmente imposta il programma di potatura seguendo le fasi lunari.

Innovinando: tra tradizione e innovazione

All’interno del progetto Innovinando c’è l’esperienza, la storia, la cultura imprenditoriale e i gusti di vini differenti di quattro Cantine sarde che hanno deciso di unire le loro energie e